venerdì 7 gennaio 2011

Bollywood: Migliori film del 2010 (Parte 1)

L'anno appena concluso, come è stato per il mondo di Bollywood? Quali film usciti quest anno meritavano di essere visti e quali altri sono stati una delusione? Come consueto, vi presento la mia breve analisi degli film più importanti di Bollywood usciti nel 2010.

Questa prima parte della rassegna riguarda i film usciti tra gennaio e aprile 2010, e iniziamo con i film usciti in gennaio 2010.

Rann (Guerra): Il film del regista Ram Gopal Varma (Ramu) riguarda il mondo del giornalismo televisivo in India. Oggi in India vi sono più di 500 canali tv privati, dei quali più di 100 trasmettono solo telegiornali 24 ore su 24, in diverse lingue e dialetti indiani. Il film di Ramu parla di potere esercitato da queste tv e gli interessi che ne stanno dietro.

Rann, un film di R.G. Varma

L'idea di questo film è probabilmente partita nel novembre 2008, quando un gruppo di terroristi venuti dal Pakistan aveva preso in ostaggio la città di Mumbai (Bombay) per alcuni giorni.

Dopo la cattura/uccisione dei terroristi, il primo ministro dello stato di Maharashtra, sig. Vilasrao Deshmukh era andato a visitare l'hotel Taj Mahal, uno dei teatri del attacco terroristico e subito si era scoppiato uno scandalo. Qualche TV aveva filmato la vista del primo ministro statale Deshmukh, accompagnato dal figlio (attore Riteish Deshmukh) e dal regista Ramu, e aveva subito lanciato le accuse che il regista era andato a visitare l'hotel per vedere i danni creati dai terroristi perché voleva farne un film, che non gli interessava la tragedia delle persone uccise dai terroristi, ma che era uno sciacallo che voleva guadagnare dalla disgrazia degli altri.

La notizia era stata ripresa da altri canali televisivi e subito aveva infiammato le anime ferite dal attacco terroristico e alla fine, il sig. Deshmukh aveva dovuto dare le dimissioni dal ruolo del primo ministro statale. Ramu aveva cercato di chiarire che la sua presenza in quella visita era stato un fatto casuale senza nessuna premeditazione, ma nessuno gli aveva dato ascolto.

Il film Rann, non parla del attacco terroristico ma del mondo delle TV private che trasmettono notizie 24 ore su 24, e che delle volte "fabbricano" notizie o che le presentano in maniera sensazionale per guadagnare audience. Si tratta di un film serio con due buone interpretazioni di Amitabh Bacchan e di Ritesh Deshmukh. Questo film non ha i soliti ingredienti di bollywood, ciò è, danze, musica e una storia romantica, ma è un film coinvolgente, anche se non ha trovato successo commerciale in India.

Ishqiya (Innamorato): Il primo film del regista Abhishekh Chaubey, assistente e collaboratore del regista Vishal Bhardwaj, è stato il primo successo commerciale e critico del 2010. Il film racconta un triangolo d'amore insolito, condito di continui colpi di scena. E' la storia di due malviventi, Khalujaan (Naseeruddin Shah) e Babban (Arshad Warsi) e una allegra vedova, Krishna (Vidya Balan).

Ishqiya, un film di Abhishekh Chaubey

Ambientato in un piccolo villaggio del nord dell'India, il film usa il linguaggio rustico per parlare dell'amore di un vecchio furbo per una giovane e festosa donna, in apparenza modesta e timida, capace di cambiare personaggio per avere quello che vuole.

Tutti i tre protagonisti principali del film sono bravi, ma il film merita di essere visto sopratutto per Vidya Balan, nel ruolo della donna che sa quello che vuole dal mondo dominato dagli uomini. Comunque, questo film non è il solito melodramma alla Bollywood. Il film è stato presentato al festival del cinema River to River nel dicembre 2010 a Firenze.

Road to Sangam (La Strada al fiume): E' un film serio che racconta la storia di un'urna con le ceneri di Mahatma Gandhi sullo sfondo della comunità musulmana in una città del nord dell'India. Il film è ambientato a Allahabad, la città sacra dove incontrano i tre fiumi, Gange, Yamuna e la mitica Saraswati. Il punto d'incontro dei fiumi è conosciuto con il nome di Sangam (letteralmente, "incontro"), ed è il luogo privilegiato per l'immersione delle ceneri dei morti indù.

Road to Sangam di Amit Rai

Il film del regista Amit Rai è basato su un fatto realmente accaduto. Mahatma Gandhi aveva espresso il desiderio che alla sua morte, le sue ceneri fosse suddivise in piccole parti e disperse in diversi fiumi dell'India. Sembra che una delle urne con queste ceneri fosse rimasto in una cassaforte per molti anni e fu portata a Allahabad per l'immersione nelle acque del Sangam molti anni dopo.

Il film parla dell'esplosione di una bomba nella città di Allahabad e i sospetti della polizia che sia opera di terroristi islamici. Così parte l'offensiva contro i quartieri musulmani e diversi giovani sono presi dalla polizia per le interrogazioni. Nelle proteste della comunità musulmana, uno dei giovani perde la vita e la comunità musulmana dichiara lo sciopero di tutti i negozi gestiti dai musulmani affinché i poliziotti responsabili non saranno puniti.

Nel frattempo, il meccanico musulmano, Hashmat Ullah (Paresh Rawal) ha avuto incarico di mettere a posto il motore del vecchio camioncino che avevano usato per trasportare le ceneri di Gandhi e che vogliono usare anche il trasporto dell'ultima urna. Hashmat decide di sfidare lo sciopero e di aggiustare il motore, e così vengono a galla, le contraddizioni della comunità musulmana in India.

Pakistan era stato creato nel 1947 come il "paese dei musulmani", ma molti musulmani erano rimasti in India, perché i leader del congresso come Gandhi e Nehru avevano promesso a loro India come un paese aperto a tutte le religioni, senza discriminazioni. Nel film, la comunità musulmana accusa lo stato indiano di discriminazioni che sono peggiorate negli ultimi anni, dopo l'ascesa del fondamentalismo islamico, e ribadisce che le discriminazioni alimentano il fondamentalismo.

Da una parte, il film spiega le difficoltà dei musulmani moderati in India. Dall'altra, il film pone molte domande sul significato di essere musulmano in India, quando fa vedere persone che vivono in India ma danno più importanza a leader e idee del Pakistan e considerano la religione più importante dell'appartenenza ad una nazione.

Il nipotino di Mahatma Gandhi, Tushar Gandhi, ha una piccola parte nel film. Anche questo è un film serio, non adatto agli amanti del Bollywood tradizionale.

Altri film importanti di gennaio 2010 con le grandi stelle di Bollywood erano Pyaar Impossible (Amore impossibile) con Uday Chopra e Priyanka Chopra, Veer (Valoroso) con Salman Khan e Chance Pe Dance (Danza per caso) con Shahid Kapoor e Genelia D'Souza. Tutti i tre film sono stati rifiutati sia dalla critica che dal pubblico.

Il Film più importante di febbraio 2010 era My Name Is Khan (Mio nome è Khan) del regista Karan Johar, con un discreto successo commerciale e critico. Il film racconta la storia di un uomo musulmano, Rizwan Khan (Shahrukh Khan) affetto dal sindrome di Asperger (una forma di autismo), originario dell'India e residente in America. Rizwan si innamora di Mandira (Kajol), una vedova indù con un figlio, e vuole sposarla. Il fratello di Rizwan (Jimmy Shergill), non è contento che suo fratello vuole sposare una indù, ma Rizwan non lo ascolta.

My name is khan, un film di Karan Johar

Dopo 11 settembre 2001, la percezione verso i musulmani cambia in America. Il figlio di Rizwan e Mandira diventa bersaglio di altri ragazzi della scuola perché porta un cognome musulmano, e muore in un incidente. Rizwan inizia un viaggio per andare a cercare il presidente americano per dirgli che lui è un musulmano ma non è un terrorista.

Avevo visto il film in India, e l'avevo trovato interminabile nella seconda metà con l'eroe che visita le famiglie dei soldati neri morti in Afghanistan e aiuta le famiglie colpite dal ciclone Katrina. Invece mi era piaciuto abbastanza la prima parte del film.

Il film è stato doppiato in altre lingue ed è stato accorciato per la sua uscita in America e Europa. E' stato il film più popolare del anno in medio oriente e Pakistan.

Il film è uscito anche in Italia alla fine del novembre 2010, ma forse non ha avuto molto successo, anche se i giudizi dei critici non erano del tutto negativi. Per esempio, Giancarlo Zuppolo ha scritto nella sua recensione, "Karan Johar riesce a sviluppare i molteplici argomenti della diversità senza mai assumere toni predicatori e andando a toccare tutte le corde di un pubblico semplice ma non stupido. L'handicap mentale, la separazione all'interno dell'universo religioso del subcontinente asiatico, l'irrazionale caccia al musulmano scatenatasi dopo l'attentato alle Twin Towers entrano come temi forti in un film che non disdegna la scena strappalacrime così come, nella migliore delle tradizioni, la sequenza con tanto di canzone e di danza. In un film oversize come durata ma che scorre senza mai annoiare."

Altri film importanti del febbraio 2010 erano Toh Baat Pakki (Allora il matrimonio è fissato) con Tabu e Sharman Joshi, Teen Patti (Tre carte) con Amitabh Bacchan e Madhavan, e Khartik Calling Khartik (Karthik chiama Khartik) con Farhaan Akhtar e Deepika Padukone.

Marzo 2010 ha visto diversi film nuovi compreso Love Sex aur Dhokha (attori nuovi - Amit Sial, Anshuman Jha, Arya Banerjee, ecc.), Right Yaa Wrong (Giusto o Sbagliato) con Sunny Deol Konkana Sen e Irfan Khan, Athithi Tum Kab Jaoge (Ospite quando andrai via) con Ajay Devgan, Konkana Sen e Paresh Rawal e Well Done Abba (Bravo Papà) con Manissha Lamba e Boman Irani.

Tra tutti questi, il film più importante era Love, Sex aur Dhokha (Amore, sesso e tradimento) del regista Dibakar Banerjee. Il film affronta la nuova moralità tra i giovani indiani, influenzata dalle nuove tecnologie (cellulari, internet, ecc.), i media e le reti sociali come il facebook. Alcuni amici l'hanno definito un film scioccante e allo stesso momento, il film più innovativo di Bollywood del 2010. Purtroppo, non ho avuto l'opportunità di vederlo.

Tra i film di aprile 2010, mi è piaciuto molto il nuovo film del regista Aparna Sen, The Japanese Wife (La moglie giapponese).

Ambientato in un villaggio sperduto del Bengala negli anni prima dell'epoca dei telefoni cellulari e dell'internet, The Japanese Wife racconta la storia d'amore di un'insegnante del villaggio, Snehamoy (Rahul Bose) con la sua amica di lettere, Miyage (Chigusa Takaku) che vive in Giappone.

The Japanese Wife, un film di Aparna Sen

Snehamoy vive con sua zia (Mousami Chatterjee) e decide di sposare la sua amica giapponese a distanza tramite una lettera, è un rapporto che entrambi decidono di condividere anche se, probabilmente non ha nessun valore legale. Sua moglie Miyage deve badare a sua vecchia madre in Giappone. I due scambiano regolarmente lettere e qualche dono. Qualche volta Snehamoy cerca di parlare con la moglie al telefono ma sua moglie conosce poco inglese e fa fatica a capire l'accento indiano del marito.

Nella casa di Snehamoy arriva Sandhya, una giovane vedova (Raima Sen) con il suo giovane figlio. In un momento di debolezza, Snehamoy ha un contatto con Sandhya, ma poi pieno di senso di colpa, confessa tutto a sua moglie.

E' un film molto poetico sul senso dell'amore, anche se penso che le generazioni di oggi, in India come in Italia, faranno fatica ad accettare un rapporto d'amore a distanza, fatto solo di sentimenti senza la fisicità. Ovviamente il film non è il solito film romantico di Bollywood, ma mi è piaciuto molto. Il film è stato presentato anche al festival del cinema River to River a Firenze in dicembre 2010.

Housefull: Il secondo film più significativo dell'aprile, Housefull era il primo vero film "masala" di Bollywood del 2010 che ha anche avuto successo commerciale. Il trama del film era contorto e non molto logico, ma era pieno di danze, colori e balli.

Housefull, un film di Sajid Khan

Arush (Akshay Kumar) è uno che porta sfortuna e lavora in un casinò per assicurare che nessun cliente vinca troppo. Lui arriva a Londra da suo amico Bob (Riteish Deshmukh) e da sua moglie Sheetal (Lara Dutta) che lavorano in un casinò. A Londra, Arush si sposa con Devika (Jia Khan) figlia del padrone del casinò, ma poi scopre che sua moglie è innamorata di un ragazzo inglese e che aveva sposato Arush solo per far contento suo padre (Randhir Kapoor). Devika va via con il suo ragazzo inglese e Arush rimasto da solo, si innamora di Sandy o Saundarya (Deepika Padukone). Nel frattempo, papà di Sheetal (Boman Irani) arriva dall'India. Per un disguido, Papà di Sheetal pensa che sua figlia è moglie di Arush, e che i due hanno un bambino. Tutti accettano di stare al gioco. Bob fa finta di essere il maggiordomo e Saundrya diventa la balia di un bimbo rubato a una signora d'origine africana. Inoltre, Papà di Sheetal è un sonnambulo.

Se non avete capito niente del trama, non è molto importante. Per confondere ulteriormente, nel film vi sono anche i reali inglesi, tra il principe Carlo, la regina Elisabetta e Camilla. Se potete guardare questo film senza cercare di trovare qualche senso di logica, il film vi piacerà.

Altri film importanti dell'aprile 2010 erano Prince (Principe) con Vivek Oberoi e Dia Mirza, e Paathshaala (Scuola) con Shahid Kapoor. Entrambi questi film sono stati rifutati dalla critica e dal pubblico.

***

2 commenti:

LaFrancese ha detto...

wow! che bel post approfondito! mi sono persa My name is Khan al cinema, penso l'unico uscito in Italia, andrò a caccia di dvd, anche se la vedo assai ardua! solo amazon.com li contempla e ovviamente sono in inglese... che purtroppo io capisco maccheronicamente... ^_^

Sunil Deepak ha detto...

Penso che il DVD di MNIK uscirà fra qualche mese in italiano!

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