venerdì 6 marzo 2009

Influenze esterne e il cinema indiano

Qualcuno mi aveva scritto:
Ho notato che in alcuni casi, soprattutto nei film d'azione, Bollywood si sta un po' troppo occidentalizzando, scopiazzando gli action movies americani, per non parlare dei veri e propri remake se non proprio plagi
Ho risposto: "Secondo me l'occidentalizzazione del cinema indiano non è un vero pericolo anche se alcuni gruppi radicali autonominatisi "i guardiani della cultura tradizionale indiana" vorrebbero pensare diversamente! Dall'inizio, da quando avevano girato il primo film indiano muto all'inizio del ventesimo secolo, il cinema indiano sempre stato aperto alle influenze occidentali, basti pensare all'influenza del cinema neorealistico italiano. Dall'altra parte, il cinema indiano ha sempre saputo indianizzare tutte le influenze straniere, farle proprie, amalgamarle dentro affinché non si capisce più dove stava la parte straniera.

Degli oltre 600 film nuovi che escono annualmente in India, vi saranno alcuni più o meno occidentalizzati (sarebbe più preciso dire "influenzati dal cinema non indiana" perché l'influenza esterna non viene solo da Europa o America, ma anche da Iran o Giappone o Cina), e penso che siano importanti perché portano elementi nuovi. La maggior parte di queste influenze resteranno marginali, dimenticate e perse, ma alcuni elementi invece troveranno terreno fertile per la loro crescita."

E' vera la questione dei plagi o dei remake, ma penso che più il cinema di Bollywood diventerà accessibile in occidente, ciò diventerà meno problematico, se non altro per dover pagare i diritti d'autore per il film copiato! Il mondo del cinema è dominato dai mercati e per questo rischiamo di essere sommersi dalle culture dominanti, che ci fanno dimenticare le nostre peculiarità, i nostri modi di espressione. Ma non penso che questo sia un rischio reale per il cinema indiano.




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